Comune di Credaro
 
Storia e Cultura
Dalle origini ad oggi
Il paese ha origini antichissime, addirittura risalenti all'età del bronzo. Tale tesi è suffragata da ritrovamenti di alcuni monili e suppellettili, che attestano l'esistenza di primitivi stanziamenti umani. Anche durante l'epoca romana il paese ha visto lo sviluppo degli insediamenti fissi, tanto che vi venne costruito un vicus (un aggregato di case e terreni) a cui i Romani diedero il nome di Cretarium, appartenente al pagus di Calepio.

Ma l'epoca in cui il paese visse un grande fervore fu indubbiamente il medioevo. Da alcuni documenti si apprende che verso il X secolo il borgo era alle dipendenze della famiglia Martinengo, la quale però cedette i propri diritti feudali al comune di Bergamo, come scritto in un documento risalente all'anno 1122.

Due secoli più tardi il paese fu al centro delle mire dei conti Calepio, che assoggettarono il borgo e le zone circostanti, per un dominio che durò fino all'inizio del XIX secolo, quando vennero spodestati dall'arrivo di Napoleone Bonaparte.

Recentemente il paese ha avuto un notevole sviluppo economico dovuto all'estrazione di un tipo di pietra, chiamata appunto con il nome del paese, molto utilizzata nell'edilizia. Di conseguenza, ha avuto un notevole incremento demografico dovuto ad uno sviluppo edilizio considerevole. La sua popolazione al 31.12.2013 è costituita da 3511 abitanti di cui 1784 maschi e 1727 femmine per 1359 famiglie.

Oggi Credaro si estende su un territorio di 3 km ed è il più piccolo paese della Comunità Montana del Monte Bronzone e Basso Sebino per estensione ma quello con la maggior densità di popolazione.
Il territorio

Credaro dista circa 30km da Bergamo, raggiungibile percorrendo la SP91. Il paese si divide in due macroaree: una residenziale (verso il fiume Oglio) e l'altra artigianale (al confine con i comuni di Villongo e Gandosso).

Alle pendici del colle di Montecchio, tra il torrente Uria e il fiume Oglio, con i suoi castelli, le sue torri diroccate, le contrade, le piccole chiese canoniche, Credaro può essere considerato uno straordinario museo all'aperto di cultura medievale.

Castel Trebecco sorge su un promontorio affacciato a picco sul fiume Oglio. Vi si accede attraverso un portale con arco a sesto acuto che immette in un mondo d'altri tempi. La frazione la cui esistenza è documentata dal 1032 conta circa 100 abitanti.

La frazione Fiaschetteria si trova sul confine con il paese di Gandosso ed ha conosciuto, negli ultimi tempi, un notevole sviluppo residenziale.

La collina della Bognatica, circondata da boschi ed ubicata in una bella zona panoramica, è conosciuta per l'estrazione della pregiata Arenaria "La Pietra di Credaro", esportata ovunque nel mondo.

Il quartiere di S. Fermo è una delle zone più popolose del paese, di recentissima edificazione.
Il colle di Montecchio, che prende il nome dall'omonimo castello, è famoso per le sue splendide ville.

La contrada di cornale, antico nucleo da cui derivò il paese, si trova a 200mt. di distanza dal provinciale e si estende per 80mt. attraverso un susseguirsi di archi, portoni, ballatoi in legno, murature.

Arte
Oltre i castelli di Trebecco e Montecchio, Credaro annovera tra le sue opere d'arte:
- la chiesetta di S. Fermo la quale sorge in posizione isolata fra i campi, circondata da Gelsi e Vogneti. Centro devozionale e cimiteriale della prima comunità credarese, serviva anche la Curtis de Castel Trebecco. Questo grande esempio di architettura romanica povera è arrivato a noi praticamente intatto;
- l'oratorio di S. Giorgio è noto sin dal XIII secolo è famoso per la cappella che conserva, al suo interno, un importante ciclo di affreschi eseguiti da Lorenzo Lotto nel 525 d.C. , poco prima della sua partenza da Bergamo;
- la chiesa parrocchiale terminata nel 1775 fu consacrata solo nel 1864 intitolata a S. Giorgio Martire. Particolare il campanile nella tipica pietra locale.
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